CONSORZIO DI TUTELA VINI DOP TERRE DI COSENZA

Un ambito molto vasto, un comprensorio che abbraccia la Provincia di Cosenza dallo Jonio al Tirreno, passando per la Sila e la Valle del Savuto.

Terre di Cosenza DOP nasce ufficialmente nel dicembre del 2014 attraverso la partecipazione di numerose aziende vitivinicole della provincia. La sua costituzione segna una tappa importante nel percorso di valorizzazione delle produzioni viticoledel territorio iniziate da un gruppo di viticoltori cosentini attraverso il recupero di tradizioni che le Terre di Cosenza vantano da secoli.

Percorrere le vigne del territorio cosentino è come entrare in un suggestivo caleidoscopio di uve: quelle nere del Guarnaccino e del Mantonico Nero dell’Esaro, dell’Arvino e del Greco Nero del Savuto, quelle bianche come il Greco, la Malvasia, il Moscatello di Saracena, il Mantonico Bianco, la Guarnaccia Bianca e il Pecorello.

Uno scenario ricco e diversificato che si sviluppa su un paesaggio altrettanto variegato, con il Pollino a nord, il gruppo dell’Orsomarso che dirada verso la costa tirrenica ad ovest e la ionica ad est, la Valle del Crati a sud e la Valle del Savuto nella estrema fascia meridionale.

Qui la coltura della vite risale agli Enotri, abitanti di queste terre prima della colonizzazione greca dell’VIII secolo a.C., che porta con sé nuovi vitigni e conoscenze produttive. In questo percorso millenario la tradizione agricola si incontra con la tecnologia e con un nuovo fermento imprenditoriale che nel XX secolo ha dato nuovo slancio alla produzione che ha portato al riconoscimento della DOP Terre di Cosenza.

Oggi il cosentino vive una stagione produttiva di grande vitalità, con vini che si propongono sul mercato come prodotti di qualità che raccontano la bellezza e la ricchezza di un territorio unico, tutto da scoprire.

A very vast area, an area that embraces the Province of Cosenza from the Ionian to the Tyrrhenian, pas- sing through the Sila and the Savuto Valley.
“Terre di Cosenza PDO” was officially born in December 2014 thanks the participation of several wineries in the province. Its constitution marks an important stage in the process of enhancing the vi- ticultural productions of the territory started by a group of Cosenza winemakers through the recovery of traditions that the “Terre di Cosenza” has boasted for centuries.

Walking through the vineyards of the Cosenza area is like entering a suggestive kaleidoscope of grapes: the black ones of Guarnaccino and Mantonico Nero of Esaro, of Arvino and Greco Nero of Savuto, the white ones like Greco, Malvasia, Moscatello of Saracena, Mantonico Bianco, Guarnaccia Bianca and Pecorello. A rich and diversified scenario spread over an equally varied landscape, with the Pollino to the north, the Orsomarso group that thins out towards the Tyrrhenian coast to the west and the Ionian coast to the east, the Crati Valley to the south and the Savuto Valley in the extreme southern belt.

Here the cultivation of the vine dates back to the Enotri , inhabitants of these lands before the Greek colonization of the eighth century BC, who brought with them new vines and productive knowledge. In this millenary journey, agricultural tradition meets technology and a new entrepreneurial ferment that in the twentieth century gave new impetus to production that led to the recognition of the DOP Terre di Cosenza.

Today the Cosentino is experiencing a productive season of great vitality, with wines that are proposed on the market as quality products that tell the beauty and richness of a unique territory, all to be discovered.

CONSORZIO DI TUTELA VINI DOP CIRO' E MELISSA

Le Terre delle DOP, Cirò e Melissa, nella provincia di Crotone, sono da sempre terre di vigneti, vitigni e vini. Un distretto vitivinicolo che affonda le sue radici nell’antichità, quando Crotone, detta anticamente Kroton, era città egemone della Magna Grecia. L’unicità dei vini Cirò e Melissa è strettamente legata al territorio ed ai suoi vitigni autoctoni. Suolo, clima, vitigno, conoscenze contadine, tecniche agronomiche ed enologiche rendono questo vino irripetibile.

Il “Krimisa”, antenato dell’attuale Cirò, divenne il vino ufficiale delle Olimpiadi e per tradizione veniva offerto agli atleti che tornavano vincitori dalle gare.

I vignaioli operano nel pieno rispetto della tradizione e dell’ambiente. I vigneti, posati su dolci colline a ridosso del mare Ionio, esposti ai venti di scirocco e tramontana, beneficiano di un clima secco e ventilato. I terreni del Cirotano, sabbiosi e profondi, permettono di ottenere un vino di grande struttura ed eleganza. Procedendo verso sud, nel territorio del Melissa, i terreni diventano freschi e argillosi e danno vita a vini più delicati e aromatici. Nel gennaio 2003 è stato costituito il Consorzio di tutela e valorizzazione del vino DOP Cirò, mentre nel 2007 la tutela e la valorizzazione viene estesa anche al vino DOP Melissa, territorio contiguo. Strumento di tutela, di tracciabilità e di

concreto sostegno alle produzioni vitivinicole locali, il Consorzio opera con l’intento di tutelare e valorizzare un vino, la cui identità è legata alla storia, alla cultura di un territorio, da sempre definito “terra di vini”. Il Consorzio può vantare 347 viticultori associati e 46 aziende vitivinicole, per un tota- le di superficie vitata che supera i 600 ettari e una produzione che si aggira sui 51mila quintali di uva.

The Lands of DOP, Cirò and Melissa, in the province of Crotone, have always been lands of vineyards, vines and wines. A wine-growing district that has its roots in antiquity, when Crotone, formerly known as Kroton, was the hegemonic city of Magna Graecia. The uniqueness of Cirò and Melissa wines is closely linked to the territory and its native vines. Soil, climate, grape variety, peasant knowledge, agronomic and oenological techniques make this wine unrepeatable.

The “ Krimisa “, ancestor of the current Cirò, became the official wine of the Olympics and traditionally was offered to athletes who were returning winners from competitions.

The winemakers operate in full respect of tradition and the environment. The vineyards, located on gentle hills close to the Ionian sea, exposed to the sirocco and north winds, benefit from a dry and breezy climate. The soils of Cirotano, sandy and deep, allow to obtain a wine of great structure and elegan- ce. Proceeding south, in the Melissa area, the soils become fresh and clayey and give life to more delicate and aromatic wines. In January 2003 the Consortium for the protection and enhancement of Cirò DOP wine was established, while in 2007 the protection and enhancement was also extended to DOP Melissa wine, a contiguous territory. An instrument of protection, traceability and concrete support for local wine production, the Consortium works with the aim of protecting and enhancing a wine, whose identity is linked to the history and culture of a territory, which has always been defined as a “land of wines “. The Consortium can boast 347 associated winemakers and 46 wineries, for a total area of vines that exceeds 600 hectares and a production of around 51 thousand quintals of grapes.

CONSORZIO DI TUTELA VINI TERRE DI REGGIO CALABRIA

Da una storia ricca di miti e tradizioni millenarie nascono i vini reggini, figli di una terra straordinaria che dal suo passato trae la forza per guardare al futuro.

La denominazione “Vinum Reginum” appare già sulle antiche anfore impiegate per il trasporto del prezioso e pregiato vino dall’area della Magna Grecia fino alla città di Roma, e testimonia la storicità ed il legame di questa produzione con il territorio.

Il consorzio dei vini reggini Terre di Reggio Calabria riunisce le più rappresentative aziende vinicole dell’area metropolitana e nasce con l’intento di promuovere e valorizzare le denominazioni tutelate della produzione vinicola reggina, salvaguardarne la qualità e impegnarsi per un costante miglioramento del prodotto.

Con il decreto del ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, il 18 ottobre 2021 è stato formalizzato il riconoscimento del Consorzio Terre di Reggio Calabria. E l’attribuzione allo stesso dell’incarico a svolgere le funzioni di promozione, valorizzazione, tutela, vigilanza, informazione del consumatore e cura generale degli interessi. Le funzioni di tutela sono piene per la Doc Greco di Bianco e per le Igp Costa Viola, Palizzi e Pellaro. Una tutela più semplice è prevista per la Igp Locride.

CONSORTIUM FOR THE PROTECTION OF PDO WINES – LANDS OF REGGIO CALABRIA
Reggio wines are born from a history rich in myths and millenary traditions, heirs of an extraordinary land that draws the strength from its past to look to the future.
The denomination “ Vinum Reginum ”already appears on the ancient amphorae used for the transport of the precious and precious wine from the Magna Graecia area to the city of Rome, and testifies to the historicity and the link of this production with the territory.

The “Terre di Reggio Calabria” wine consortium brings together the most representative wineries of the metropolitan area and was created with the aim of promoting and enhancing the protected denominations of Reggio wine production, safeguarding their quality and striving for constant product improvement. With the decree of the Ministry of Agricultural, Food and Forestry Policies, the recognition of the “Consorzio Terre di Reggio Calabria” was formalized on 18 October 2021. And the attribution to the same of the task
to carry out the functions of promotion, enhancement, protection, supervision, consumer information and general care of interests. The protection functions are full for the Greco di Bianco Doc and for the PGI Costa Viola, Palizzi and Pellaro. A simpler protection is provided for the IGP Locride.

CONSORZIO DI TUTELA E VALORIZZAZIONE DELLE VITI E DEL VINO DOC BIVONGI

In questa particolare porzione della Calabria il tempo scorre più lento, ogni cosa è a misura d’uomo, e si percepisce netto il valore delle cose vere. E’ per questo che Bivongi ed i territorio circostante possono vantare un particolare record, quello del numero di centenari presenti. Il Consorzio si occupa della gestione, tutela, promozione e valorizzazione del prodotto, oltre che dell’informazione del consumatore e della cura degli
interessi generali relativi alla denominazione “Bivongi”.

Ne possono far parte i viticoltori, i vinificatori e gli imbottigliatori che utilizzano tale denominazione. Il vino Bivongi, prodotto nel versante orientale deldella Catena delle Serre i cui territori sono stati la culla dell’antica Kaulon, ha origini molto remote e con il tempo è divenuto un prodotto di nicchia. Viene riconosciuta come Doc nel giugno 1996 e nel 2018 viene istituito il Consorzio DOC Bivongi, nato dalla volontà delle aziende di cooperare per tutelare e promuovere un’eccellenza del territorio. A Marzo 2021 viene ufficialmente
riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole, ottenendo l’autorizzazione ad operare “erga omnes” per regolamentare e garantire una maggiore qualità e trasparenza anche per le aziende non consorziate.

CONSORTIUM FOR THE PROTECTION AND ENHANCEMENT OF BIVONGI DOC VINES AND WINE
In this particular portion of Calabria, time is slower, everything is on a human scale, and the value of real things is clearly perceived. This is why Bivongi and the surrounding area can boast a particular record, the number of one hundred years old people in the area.
The Consortium deals with the management, protection, promotion and enhancement of the product, as well as consumer information and the care of general interests relating to the name “Bivongi”.

The winegrowers, winemakers and bottlers who use this denomination can be part of it.
Bivongi wine, produced on the eastern side of the Serre chain whose territories were the cradle of ancient Kaulon, has very remote origins and over time has become a niche product. It was recognized as Doc in June 1996 and in 2018 the Bivongi DOC Consortium was established, born from the desire of the companies to cooperate to protect
and promote the excellence of the territory.

In March 2021 it was officially recognized by the Ministry of Agriculture, obtaining the authorization to operate “erga omnes” to regulate and guarantee greater quality and transparency even for non-member companies.

AREA DEL LAMETINO E DEL VIBONESE

Le origini del vino prodotto in questa area sono molto antiche, tanto da risalire al 2000 a.C. Si pensa che furono i Fenici, infatti, a trapiantare in zona la viris sativa, da cui sarebbe nato uno dei prodotti più famosi e rappresentativi della tradizione enogastronomica della Calabria. Questa porzione di Mediterraneo, infatti, dopo la zona crotonese del Cirò, è la più vitata della Calabria. vocata da sempre a questa coltura. L’eccellente conformazione morfologica del territorio e un clima ottimale per la coltivazione della specie di vite suddetta, era già noto ai Fenici prima e ai Greci poi, popoli testatori di una eredità che oggi si impone su tutte le
altre coltivazioni locali.

AREA OF LAMEZIA AND VIBO VALENTIA
The origins of the wine produced in this area are very ancient, so much so that it dates back to 2000 BC It is thought that the Phoenicians, in fact, transplanted the viris sativa in the area, from which one of the most famous and representative products of the food and wine tradition of Calabria. This portion of the Mediterranean, in fact, after the Crotone area of Cirò, is the most planted in Calabria. always suited to this crop. The excellent morphological conformation of the territory and an optimal climate for the cultivation of the aforementioned vine species, was already known first to the Phoenicians and then to the Greeks, peoples testers of a legacy that today is imposed on all other local crops.

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